Al Teatro Litta di Milano ‘Le due inglesi’

A Milano al Teatro Litta dal 25 al 30 marzo 2025 è in scena Le due inglesi, dal romanzo di Henri-Pierre Roché, drammaturgia e regia Paolo Bignamini, con Stefano Annoni, Leda Kreider, Maria Laura Palmeri.

Gli interpreti: Maria Laura Palmeri, Stefano Annoni, Leda Kreider

Tratto dal romanzo epistolare Le due inglesi e il continente di Henri-Pierre Roché – lo stesso autore di Jules e Jim – racconta, tramite un diario, il triangolo amoroso tra Claude (interpretato sullo schermo dall’attore feticcio di Truffaut, Jean-Pierre Léaud) e due sorelle, Anne e Muriel.

La pellicola ebbe, da parte di pubblico e critica, un’accoglienza tiepida che fece molto soffrire il regista, il quale tagliò, dopo pochi giorni di programmazione, quasi mezz’ora del suo film fino ad allora più sentito, più autobiografico, più tormentato. Solo poco prima della sua morte, Truffaut rimonterà le scene tagliate, trasformando l’opera in una sorta di toccante testamento cinematografico.

Folgorato dalla “penna d’acciaio freddo e acuto” di Roché, il regista aveva portato sullo schermo “tre personaggi che non si incontrano quasi mai, se non per iscritto”, una storia “d’amore che fugge”, il racconto di amori che “rivivono sotto i nostri occhi restituiti da una scrittura febbrile e straziante”.

Il linguaggio teatrale porta sul palco le nostre storie e i nostri ricordi: gli amori perduti e mai dimenticati, le canzoni della nostra giovinezza, i film che abbiamo amato e che si riverberano in un gioco di riflessi incessante e commuovente.

Così, tra isole nel Galles e vie di Parigi, tra Yves Montand e Alain Souchon, tra baci rubati ed echi del cinema di Wong Kar-wai, ci smarriamo con Claude, Anne e Muriel nelle struggenti trame di ciò che è stato o non è stato, di quello che poteva accadere e non è accaduto. Del ricordo che resta vivo come un eterno presente.

La drammaturgia dello spettacolo si basa in maniera pressoché univoca sul libro di Henri-Pierre Roché: la peculiare scansione epistolare del romanzo (fatta di lettere spedite e non spedite e di brani dei diari privati dei personaggi) costituisce infatti una caratteristica formale e un vincolo stilistico che sottolineano le prospettive spesso inconciliabili dei protagonisti, il loro incontrarsi e sfuggirsi, il loro mentirsi e ritrovarsi.

Lo spettacolo Le due inglesi, che rilegge per il teatro questa struggente danza dell’amore inafferrabile, continua il percorso di confronto drammaturgico tra generi letterari iniziato dal regista Paolo Bignamini con la versione teatrale di Solaris e proseguito con Hiroshima mon amour.

Il sito del teatro: http://www.mtmteatro.it (R.B.)